Achille Castiglioni
Achille Castiglioni nasce nel 1918 a Milano. Fin dal 1940, ancor prima di laurearsi, si occupa di sperimentazioni sul prodotto industriale lavorando nello studio dei fratelli architetti Livio e Pier Giacomo. Consegue la laurea nel 1944 presso il Politecnico di Milano. Con Pier Giacomo svolge un’attività progettuale caratterizzata dalla ricerca su forme, tecniche e materiali innovativi.
Sin dall’inizio della carriera si dedica stabilmente, assieme ai fratelli, a progetti di urbanistica, architettura, mostre, esposizioni e design del prodotto. Nel 1944, alla VII Triennale di Milano, i Castiglioni presentano un apparecchio radio pensato per essere prodotto su larga scala, la radio RR126. Questa è solo la prima di una lunga serie di partecipazioni di Achille alla prestigiosa rassegna internazionale. La sua longeva collaborazione con Pier Giacomo dura dal 1945 al 1968, anno della scomparsa di quest’ultimo. A partire da quell’anno, e fino al 2002, prosegue da solo la sua attività professionale nello studio in piazza Castello, dove i due si erano stabiliti nel 1962.
Di notevole rilievo è il ruolo ricoperto da Achille Castiglioni nella realizzazione di alcuni dei più importanti oggetti del design moderno. La sua attività professionale si estende anche all’architettura e all’urbanistica e la sua fama è legata ai progetti nel campo dell’arredamento e dell’illuminazione, così come agli spettacolari allestimenti.
Assieme al fratello Pier Giacomo, Achille è autore di oggetti prodotti in serie per aziende come Alessi, Arflex, Brionvega, Cassina, DePadova, Flos, Kartell, Olivetti, Siemens, Zanotta. Negli anni ’50 inizia a emergere il tema del redesign: oggetti della tradizione ridisegnati con lo scopo di aggiornarli sul piano comunicativo. Alcuni esempi sono i sedili Sella, Mezzadro (1957) e Allunaggio (1962) per Zanotta; il cucchiaio per barattoli Sleek per Alessi e Kraft (1962); le lampade Arco, Taccia, Toio (1962) e Parentesi (1970) per Flos; il tavolo Cumano (1977) per Zanotta; l’orologio da polso Record (1989) per Alessi; la lampada Brera (1992) per Flos; il servizio per la tavola Bavero (1997) per Alessi.
Un altro ambito di grande successo per i Castiglioni è quello dell’architettura, in particolare quello della progettazione d’interni e dell’allestimento fieristico. Per citare solo alcuni lavori, si ricordano la sezione sull’Industrial design alla X Triennale di Milano (1954), il Padiglione Eni alla Fiera di Milano (1955) e la birreria Splügen Braü (1960), anch’essa nel capoluogo lombardo. Da menzionare, infine, anche la progettazione di case, uffici e chiese, il Palazzo della Permanente (1952) e la ristrutturazione della Camera di Commercio (1958) a Milano.
Oltre che all’attività progettuale, Achille Castiglioni si dedica anche all’insegnamento. Dal 1969 è libero docente in Progettazione artistica per l’industria, disciplina che insegna presso la facoltà di Architettura di Torino fino al 1980, e dal 1981 al 1993 è docente di Disegno industriale al Politecnico di Milano.
Castiglioni è uno dei fondatori dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), l’istituzione che conferisce il prestigioso Compasso d’oro, di cui egli stesso è vincitore per ben nove volte tra gli anni ‘50 e gli anni ‘90. Tra i numerosi altri riconoscimenti, può annoverare anche una laurea Honoris causa in Disegno industriale dal Politecnico di Milano (2001), nonché numerose medaglie alla Triennale di Milano.
Molte sue opere sono esposte al Centre Pompidou di Parigi, al Museo del Design Italiano di Milano, al MoMA di New York e in altre collezioni del mondo. Ed è proprio il museo statunitense a dargli il giusto tributo: a Castiglioni, infatti, è stata intitolata la più grande retrospettiva mai dedicata a un designer italiano.
Achille Castiglioni si spegne a Milano nel 2002. Il ricordo della sua figura è portato avanti dall’omonima Fondazione, nata nel 2011 allo scopo di raccogliere, catalogare, digitalizzare e condividere con il pubblico tutti i documenti e gli oggetti su cui il grande designer ha lavorato durante la sua pluridecennale attività.